AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Riciclatori di auto, allarme per nuove norme sulla radiazione veicoli per esportazione

Roma, aprile 2017 – “Un passo indietro che rischia di favorire fenomeni elusivi collegati all’esportazione dei veicoli e rende più ardua la lotta ai traffici illeciti di rifiuti.

E’ questo l’allarme lanciato dalle Associazioni ADA (demolitori) e AIRA (riciclatori di auto), aderenti a FISE UNIRE – Unione Imprese del Recupero, in relazione al testo dello schema di Decreto Legislativo recante “razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli, rimorchi finalizzata al rilascio di un documento unico”, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e all’esame delle commissioni parlamentari.

Secondo le Associazioni, contrariamente a quanto sostenuto dal Sottosegretario di Stato Umberto Del Basso De Caro e come invece evidenziato dal Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - Alessandro Bratti e da un gruppo di senatori del PD ai Ministri dell’Ambiente, dei Trasporti e della PA,  a circolare liberamente e senza controlli saranno i rifiuti e non i beni.

Infatti lo schema di decreto legislativo riscrive l’articolo 103 del Codice della Strada dal titolo “Obblighi conseguenti alla cessazione della circolazione dei veicoli a motore e dei rimorchi”, azzerando le norme introdotte per scoraggiare l’esportazione illecita di autovetture dalla Legge di Stabilità del 2015 che prevedeva, per la radiazione per esportazione, la certificazione dell’effettiva reimmatricolazione all’estero del veicolo. Spesso accade che i veicoli vengano esportati non per essere utilizzati nei Paesi di destino, ma per essere, diversamente da quanto previsto dalla normativa comunitaria, demoliti, realizzando così una esportazione di rifiuti e non di beni e sottraendo materiale prezioso all’industria nazionale del ricicloe a quella siderurgica. Con tale modifica, si compierebbe un passo indietro, con le conseguenze del caso, rispetto ai progressi che lo Stato italiano era stato tra i primi a conseguire a livello europeo.

Quello che stupisce”, evidenziano le Associazioni, “è come si stia fornendo una lettura distorta e giuridicamente errata della realtà per supportare questa norma. Ad esempio nella nota depositata dal Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti Umberto Del Basso De Caro, si afferma come un veicolo possa definirsi rifiuto solo allorché venga conferito al centro di raccolta ai fini della sua rottamazione. Affermazione che contrasta con l’assunto generale secondo il quale per rifiuto si deve intendere ciò di cui l’utente si disfa o ha intenzione o obbligo di disfarsi”. Ne consegue che le vetture radiate per esportazione dall’automobilista che se ne disfa, senza la prova dell’effettiva re immatricolazione all’estero costituiscono a tutti gli effetti dei rifiuti e come tali devono essere soggetti a controlli e verifiche.

Un’ulteriore supporto in tal senso arriva anche dalla Commissione Europea, anche nell’ottica dell’affermazione dei principi dell’economia circolare, ha più volte chiesto agli Stati membri di monitorare le esportazioni di veicoli usati per evitare che dietro le stesse si possano nascondere esportazioni illecite di rifiuti. Pertanto, l’approvazione di quanto previsto nello schema di Decreto Legislativo, oltre a ripristinare condizioni di incertezza in merito alla radiazione per esportazione, riporterebbe l’Italia sotto la lente dell’Europa per quanto riguarda la lotta ai traffici illeciti di rifiuti.

Con questa modifica gli obiettivi europei per i veicoli a fine vita (95% di reimpiego e recupero) si allontanano ulteriormente. E’ necessario”, concludono le Associazioni, “come sottolineato anche da diversi parlamentari della maggioranza, apportare un’immediata modifica al decreto legislativo che eviti di azzerare i controlli efficaci sull’effettiva esportazione dei veicoli, contrastando così la possibilità di elusione della normativa.

» 19.04.2017

Recenti

15 Marzo 2024
Veicoli a fine vita: “il Governo avvii un tavolo di consultazione di tutta la filiera per definire una posizione condivisa sul Regolamento”
A Ciriè (Torino) prima tappa della campagna “Impianti Aperti on the Road”: nel convegno sul nuovo Regolamento europeo per i veicoli a fine vita il Vice Ministro Vannia Gava...
Leggi di +
20 Febbraio 2024
Al via la nuova campagna “Impianti Aperti on the Road”,  alla scoperta delle eccellenze nazionali della gestione rifiuti
Primo appuntamento il 14 marzo con la visita guidata all’impianto di trattamento catalizzatori Techemet (Ciriè, Torino). In programma anche un convegno sul nuovo regolamento europeo per i veicoli a fine vita...
Leggi di +
24 Gennaio 2024
Gestione rifiuti, l’appello di Assoambiente all’AGCM: “frenare gli affidamenti in house (non motivati) in Campania per tutelare la concorrenza al servizio della collettività”
Assoambiente ha segnalato all’Autorità le gravi carenze concorrenziali in alcuni territori campani per l’affidamento dei servizi di gestione rifiuti a società in house...
Leggi di +
17 Gennaio 2024
Accordo Italia-Spagna per il salvaguardare il futuro della filiera dei veicoli a fine vita
Le Associazioni dei demolitori di autoveicoli italiana e spagnola uniscono gli sforzi per rendere più efficace l’interlocuzione con le istituzioni europee e promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie...
Leggi di +
11 Gennaio 2024
Gestione rifiuti in Italia, più luci che ombre
Analisi e commento Assoambiente sui dati forniti dall’ISPRA...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL